Dove è finita la tutela del risparmio?

Sono certa di poter affermare che i piccoli e medi risparmiatori italiani hanno da sempre riposto fiducia negli strumenti di investimento a basso rischio emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti e collocati in esclusiva dall’amministrazione delle Poste oggi Poste Italiane S.p.A. Parlo dei buoni postali fruttiferi (noti a tutti come BPF) e dei libretti postali oggi denominati depositi a risparmio. Entrambi gli strumenti garantiscono la maturazione di interessi in favore degli intestatari ma, mentre per i primi la maturazione di interessi è vincolata ad un periodo di tempo predeterminato ed in caso di richiesta di rimborso anticipata (rispetto al minimo periodo di fruttuosità previsto per la tipologia di cui si è richiesta l’emissione) viene rimborsato il solo capitale investito, per i secondi è possibile effettuare operazioni di prelevamento e di versamento di danaro nel corso del rapporto creditizio.

Sono, tuttavia, altrettanto certa di potere affermare che tra le aspettative dei risparmiatori intestatari di libretti e buoni non c’era sicuramente quella di vedersi rifiutare il rimborso oppure quella di non vedersi riconosciuti i tassi di rendimento nella misura dovuta

Le questioni più diffuse, in particolare, attengono alla modifica dei rendimenti nel corso del rapporto o anche all’asserita prescrizione del diritto al rimborso, oppure al diniego di rimborso ai cointestatari di bfp o di libretti di risparmio in seguito al decesso di uno dei contitolari.

Su alcune di queste questioni la giurisprudenza si è pronunciata in maniera unanime a favore dell’intermediario, altre vedono Poste totalmente soccombente e per altre è necessario l’analisi del caso specifico..

Di fronte a tutto ciò il risparmiatore, si trova, spessissimo inerme e disarmato, a fronteggiare e, ove necessario, a contrastare gli abusi da parte dell’intermediaria Poste.

E allora mi chiedo: ma dov’è finita la tutela del risparmio quale diritto costituzionalmente garantito? E la domanda mi diventa grave se mi sovviene che si tratta di titoli in cui lo Stato si è reso garante dell’investimento…..

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